3.3.4 Autovalutazione e auditing interno

L’autovalutazione è uno strumento potente ai fini della qualità, se e quando rappresenta una parte intrinseca dell’approccio alla qualità nell’ambito dell’istituzione di IFP e viene svolta sistematicamente e globalmente. Nella maggior parte dei casi viene coordinata e implementata dal team di qualità centrale delle istituzioni di IFP, che comprende funzionari ed esperti di qualità sotto la responsabilità di un manager per la qualità, ma è evidente che anche altri membri dello staff (preferibilmente insegnanti e formatori) sono invitati a partecipare a questo processo. Anche i dirigenti senior devono partecipare, motivando insegnanti, formatori e altri stakeholder a formare piccoli team di autovalutazione della qualità, nell’ambito dei quali affrontare i punti di forza e di debolezza dell’organizzazione attraverso un dibattito aperto e sincero.

Il dibattito dovrebbe naturalmente prendere in considerazione i fatti e i dati raccolti dai feedback provenienti dalle varie fonti, ma anche utilizzare le ‘conoscenze immateriali’ di insegnanti, formatori e altro staff. Ikujiro Nonaka e i suoi colleghi hanno dimostrato che le nuove conoscenze organizzative sono sempre generate da due fonti: la ‘conoscenza esplicita’ che consiste di dati, standard e indicatori, e la ‘conoscenza implicita’ immateriale basata sull’esperienza, le opinioni e le percezioni individuali della realtà (Nonaka et al., 1994). Questo tipo di conoscenza è difficile da rilevare tramite strumenti di feedback standardizzati e un grande vantaggio dell’autovalutazione è che i problemi complessi non ancora rilevati, i conflitti nascosti e gli elementi di blocco possono essere affrontati e risolti in un dibattito aperto. È necessario combinare entrambe le fonti di conoscenza e fare in modo che siano l’una il nutrimento dell’altra, in modo da generare nuove conoscenze e innovazione all’interno dell’organizzazione.

 

Riquadro 19. Condizioni preliminari per un’autovalutazione efficace

  1. Impegno, supporto e partecipazione da parte del direttore dell’istituzione.

  2. Un team centrale che si occupi della qualità per coordinare e integrare le attività di autovalutazione.

  3. Coinvolgimento dello staff nell’attività di autovalutazione.

  4. Apertura nei confronti di dati, fatti e potenziali cambiamenti.

  5. Dibattito aperto e onesto sul tema delle ‘conoscenze immateriali’.

  6. Decisioni immediate sui miglioramenti, basate sui risultati dell’autovalutazione.

  7. Intesa fra i membri dello staff sull’implementazione delle azioni finalizzate al miglioramento.

 

L’autovalutazione si è dimostrata uno strumento utile ed efficace per la creazione di dinamiche valide mirate alla qualità, ma il suo potenziale viene realizzato pienamente solo quando diventa parte integrante degli standard di gestione della struttura organizzativa dell’istituzione di IFP. Quando sono ampiamente condivisi dai membri dello staff, i suoi risultati possono essere trasformati in decisioni immediate per il miglioramento della qualità. Ciò può condurre a miglioramenti notevoli, ad esempio lo sviluppo di una cultura pedagogica, l’armonizzazione di teoria e pratica, l’introduzione di nuovi media nelle attività didattiche quotidiane, o l’elaborazione di criteri comuni per la valutazione delle prestazioni degli studenti. Così facendo, quando i suoi risultati vengono utilizzati per definire soluzioni immediate per il miglioramento della qualità, l’autovalutazione può svolgere un ruolo importante nella creazione di una cultura della qualità interna all’istituzione di IFP.

Le attività di auditing interno sulla qualità costituiscono un altro strumento di autovalutazione nelle istituzioni di IFP. Tali attività vengono svolte da responsabili della qualità part-time, selezionati fra il personale docente, che sappiano lavorare sulla base delle proprie esperienze, ma che vengano anche formati continuamente, per poter operare con professionalità nell’ambito di questo incarico all’interno dei vari dipartimenti dell’organizzazione. Data la conoscenza approfondita dell’istituzione a cui appartengono e del suo staff, i funzionari addetti alla qualità sono in grado di fornire un feedback immediato, in base ai risultati dell’auditing, ai membri dello staff responsabili delle varie aree. In tal modo possono esortare al perseguimento della qualità. Oltre a ciò, producono rapporti sull’auditing, che vengono presi in considerazione nella programmazione annuale e nell’aggiornamento degli obiettivi di qualità e nella preparazione all’accreditamento esterno. I rapporti vengono presentati al team di dirigenti senior, che può prendere decisioni in merito a ulteriori cambiamenti e miglioramenti, laddove necessario.