In tutti i Paesi europei, i rapidi cambiamenti che si registrano nello sviluppo tecnico e la competitività globale stanno portando a una maggiore domanda di forza lavoro ben qualificata; investire nell’istruzione è un mezzo fondamentale grazie al quale la UE può restare al passo nel panorama internazionale, oltre che contribuire a una maggiore coesione sociale. Affinché il settore IFP risulti interessante, inclusivo sul piano sociale e competitivo, non sono sufficienti investimenti in termini finanziari, ma occorre considerare anche l’aspetto della qualità.

A partire dal 2002, il “Processo di Copenaghen: una cooperazione europea rafforzata in materia di istruzione e formazione professionale” ha promosso l’apprendimento comune attraverso il coinvolgimento di tutti gli stakeholder opportuni per migliorare prestazioni, qualità e attrattiva della IFP in Europa. Il processo, nella sua dimensione politica, mirava a stabilire obiettivi europei comuni e supportare le riforme dei sistemi IFP nazionali.

Uno dei principali elementi di sviluppo è stato la definizione di un quadro europeo comune per il miglioramento della garanzia della qualità nella IFP. La cooperazione costante fra Stati membri e parti sociali a livello europeo, sostenuta dalla Commissione della UE, ha portato all’adozione della “Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio sull’istituzione di un quadro europeo di riferimento per la garanzia della qualità dell’istruzione e della formazione professionale (EQAVET)” nel mese di giugno del 2009 (Parlamento europeo e Consiglio dell’Unione europea, 2009a).

Il quadro EQAVET comprende uno schema d’azione per la garanzia e il miglioramento della qualità, basato sul ciclo PDCA (Plan-Do-Check-Act) della pianificazione, attuazione, valutazione e revisione, supportato da criteri comuni di qualità e descrittori indicativi (Allegato I della raccomandazione) e una serie coerente di indicatori di qualità (Allegato II della raccomandazione), utilizzabili sia a livello di erogatori che di sistemi di IFP.

Seguendo il ciclo PDCA, il quadro di riferimento EQAVET suggerisce l’applicazione di un quadro di garanzia della qualità circolare che include:

1. definizione degli obiettivi e programmazione strategica;
2. regole e norme per l’attuazione, il monitoraggio e la misurazione continui dei risultati in base agli obiettivi predefiniti;
3. analisi dei fattori che contribuiscono alla qualità e alla gestione del cambiamento in previsione dei risultati ottenibili;
4. nuova programmazione strategica e definizione degli obiettivi adattate ai nuovi sviluppi e conseguente avvio di un nuovo ciclo di miglioramento costante.

Il principio del ciclo di qualità è di facile comprensione, perché si applica istintivamente nella vita di tutti i giorni. Ma ciò che può davvero fare la differenza nella definizione di un quadro per la qualità è l’uso sistematico, costante e regolare del ciclo.

Figura 1. Il Ciclo di Deming (PDCA)

Fonte: CEDEFOP.

Seguendo la stessa struttura e gli stessi passaggi previsti dal ciclo PDCA^[2] – fondamento e base comune di tutti i modelli e sistemi di garanzia della qualità, sia in senso implicito che esplicito - il quadro EQAVET punta allo sviluppo di un approccio sistematico alla garanzia della qualità e al miglioramento continuo dei sistemi e dell’erogazione di IFP. L’applicazione del ciclo PDCA a un contesto specifico rappresenta l’elemento base di qualsiasi sistema interno efficace di gestione della qualità e della cultura della qualità all’interno delle istituzioni IFP, argomento centrale del presente manuale Cedefop.

La raccomandazione EQAVET ha inoltre promosso l’istituzione della rete EQAVET^[3], una piattaforma per approfondire la cooperazione nel campo della qualità della IFP, riunendo i Paesi della UE, dello Spazio economico europeo (SEE), dell’Associazione europea di libero scambio (EFTA) e i Paesi candidati, le parti sociali e la Commissione europea. All’interno della rete, Cedefop svolge un ruolo attivo come consulente scientifico, membro del comitato direttivo e dei gruppi di lavoro. Nell’ambito del suo obiettivo strategico di promozione dell’eccellenza, qualità e rilevanza della IFP, il Bruges communiqué del dicembre 2010 invita i Paesi all’istituzione a livello nazionale ed entro la fine del 2015 di un quadro comune per la garanzia della qualità per gli erogatori di IFP, compatibile con il quadro EQAVET (Consiglio dell’Unione europea e Commissione europea, 2010).

Al fine della promozione del quadro EQAVET a livello nazionale, si raccomanda ai Paesi di definire Punti di riferimento nazionale (NRP) per la garanzia della qualità. Entro il 2013, 28 Paesi hanno comunicato di avere istituito un NRP^[4]. Tali NRP costituiscono una rete e forniscono supporto ai Paesi nello sviluppo e implementazione dei rispettivi approcci nazionali alla garanzia della qualità, diffondono le informazioni sugli sviluppi in materia di qualità IFP all’interno della UE e accrescono la consapevolezza a livello nazionale rispetto alla garanzia della qualità dei servizi IFP^[5].

La raccomandazione EQAVET invita gli Stati membri a effettuare una revisione del processo di attuazione EQAVET a cadenza quadriennale e riferirne i risultati alla Commissione europea. Il primo rapporto della Commissione dell’Unione europea al Parlamento europeo e al Consiglio sull’esperienza acquisita e le implicazioni per il futuro è stato presentato nel 2013.

Riquadro 1. Componenti della raccomandazione EQAVET per la IFP

Il quadro EQAVET rientra in una serie di strumenti e principi europei per dare maggiore trasparenza alle qualifiche e facilitare la mobilità di studenti e lavoratori. Essi comprendono il Quadro europeo delle qualifiche (EQF) per la formazione permanente (Parlamento europeo e Consiglio dell’Unione europea, 2008), il Sistema europeo di crediti per l’istruzione e la formazione professionali (ECVET) (Parlamento europeo e Consiglio dell’Unione europea, 2009a), i principi comuni europei per l’identificazione e la convalida dell’apprendimento non formale e informale come sono stati espressi nella raccomandazione del Consiglio sulla convalida (Consiglio dell’Unione europea, 2012) ed Europass (Parlamento europeo e Consiglio dell’Unione europea, 2004).

Fra le varie pubblicazioni di Cedefop relative alla garanzia della qualità, le tre riportate di seguito rivestono un interesse particolare per gli erogatori di IFP che intendono attivare una cooperazione internazionale:

1. Cedefop, 2008;
2. Cedefop, 2011a;
3. Cedefop, 2011b.

Riquadro 2. Strumenti di garanzia della qualità forniti dalla rete EQAVET (*)

Riquadro 3. Domande su cui riflettere e opzioni per intraprendere ulteriori azioni