3.3.1 Raccolta di dati mirati

Gestione della qualità significa sviluppo sistematico della qualità sulla base di fatti e cifre. Pertanto, la raccolta di dati per valutare il raggiungimento di obiettivi di qualità è una prassi inevitabile in tutte le istituzioni di IFP che hanno adottato un sistema interno di gestione della qualità.

Tuttavia, l’esperienza dimostra che le istituzioni di IFP orientate alla qualità, spesso raccolgono troppi dati, i quali non vengono né analizzati, né utilizzati, semplicemente perché è un compito troppo gravoso. La raccolta incontrollata di dati, inoltre, non solo crea lavoro inutile, bensì, nel lungo termine, scoraggia gli utenti interpellati dal fornire nuovi feedback. Un numero eccessivo di questionari, talvolta contenenti domande poco coerenti, induce gli stakeholder coinvolti a non fornire risposte valide.

Da ciò l’importanza di raccogliere dati rigorosamente mirati sugli obiettivi di qualità della propria istituzione di IFP e il suo processo centrale di insegnamento e apprendimento, nonché di contenere fin dall’inizio la raccolta di feedback dagli stakeholder entro limiti tollerabili.

 

Riquadro 13. Consiglio

L’ambito di applicazione dei dati raccolti deve avere limiti precisi ed essere chiaramente focalizzato sulla valutazione dei risultati ottenuti rispetto agli obiettivi di qualità, come definito nella fase di programmazione.

 

Inoltre, il responsabile della qualità deve assicurarsi che sia presente un sistema per la raccolta ed elaborazione dei dati appropriato e che richieda uno sforzo minimo. Oggigiorno, molte indagini possono essere svolte on-line e, collegando i questionari a un programma idoneo di elaborazione dati, è possibile elaborare e analizzare le informazioni automaticamente. Pertanto, si consiglia vivamente di non utilizzare strumenti rudimentali per la raccolta e l’elaborazione dei dati, ma ricorrere al supporto di professionisti esterni all’istituzione di IFP. Di fatto, in diversi Stati membri tali sistemi sono forniti da autorità pubbliche specifiche.

In alcuni Paesi, elaborazione dei dati e analisi dei risultati vengono svolte esternamente, cioè dalle autorità competenti in materia di istruzione: queste contestualizzano i dati forniti dall’istituzione di IFP con le percentuali medie di tutte le istituzioni, quindi presentano i propri risultati (unitamente a dati di riferimento), sulla base dei quali è possibile svolgere analisi comparative e trarre insegnamenti validi per tutta la comunità degli erogatori di IFP.

 

Riquadro 14. Proposte della raccomandazione EQAVET

I criteri di qualità esposti nell’Allegato I della raccomandazione EQAVET prevedono che “la valutazione di risultati e processi venga svolta regolarmente e supportata da misurazioni”. I descrittori suggeriscono che:

  1. autoanalisi/autovalutazione siano eseguite periodicamente;

  2. valutazione e revisione vengano eseguite su processi e risultati diretti e indiretti delle attività di formazione, compresi la valutazione del livello di soddisfazione degli allievi, le prestazioni e il livello di soddisfazione del personale;

  3. valutazione e revisione comprendano meccanismi adeguati ed efficaci per il coinvolgimento degli stakeholder interni ed esterni.

 

Alcuni dati di base, specialmente quelli necessari per l’esecuzione dei programmi di IFP, devono essere estratti immediatamente dal sistema di gestione aziendale senza coinvolgere gli stakeholder. Ad esempio, le percentuali di partecipazione ai programmi di IFP individuali e le percentuali di conseguimento dei diplomi da parte degli studenti. Il sistema di gestione aziendale deve consentire l’acquisizione di tali dati, disaggregati in base alle caratteristiche individuali degli studenti, come genere ed età, oppure in base alle affinità con gruppi vulnerabili.

Con questi dati, generati dal sistema di gestione aziendale, è già possibile valutare alcuni degli indicatori presenti nel quadro EQAVET, illustrati nel Riquadro 15.

 

Riquadro 15. Indicatori EQAVET

L’Allegato II della raccomandazione EQAVET propone un’ampia serie di indicatori di qualità, utilizzabili come ausilio nelle valutazioni e nelle azioni per il miglioramento della qualità degli erogatori di IFP.

Gli indicatori di qualità europei propongono:

  1. applicazione di un Sistema interno di gestione della qualità;

  2. investimenti in corsi di aggiornamento per insegnanti e formatori;

  3. definizione delle percentuali di partecipazione ai programmi di IFP, in base a tipo di programma e caratteristiche individuali/sociali (genere, età, gruppi vulnerabili);

  4. definizione delle percentuali di completamento dei programmi di IFP, in base a tipo di programma e caratteristiche individuali/sociali;

  5. definizione delle percentuali di inserimento lavorativo dopo il completamento dei programmi di IFP, in base a tipo di programma e caratteristiche individuali/sociali:

    1. destinazione dei diplomati dopo il completamento dei programmi di IFP;

    2. quota di diplomati occupati;

  6. utilizzo delle competenze acquisite sul posto di lavoro:

    1. occupazione ottenuta dai diplomati in base al tipo di formazione e caratteristiche individuali/sociali;

    2. livello di soddisfazione di diplomati e datori di lavoro rispetto alle capacità/competenze acquisite;

  7. uso del tasso di disoccupazione in funzione delle caratteristiche individuali/sociali (indicatore di contesto);

  8. prevalenza di gruppi vulnerabili (indicatore di contesto);

  9. meccanismo per l’identificazione delle esigenze formative (in evoluzione) nel mercato del lavoro;

  10. schemi per migliorare l’accesso alla IFP.

 

È importante notare che alcuni indicatori di qualità europei creano catene i cui elementi interagiscono e si fondano gli uni sugli altri, fornendo così informazioni che apportano un valore aggiunto. Ad esempio, se si sono raccolte informazioni sulle percentuali di partecipazione (indicatore 5) e di completamento (indicatore 6) è possibile confrontare tali dati e ottenere le percentuali di abbandono. Più le informazioni raccolte saranno dettagliate e disaggregate (ad esempio per genere, età, origini etniche, profilo formativo) più i risultati ottenuti saranno affidabili. Se le informazioni su partecipazione, completamento e destinazione vengono analizzate per programmi di IFP e caratteristiche individuali/sociali degli studenti, si potranno identificare gli effetti dei vari programmi su studenti con caratteristiche sociali diverse, valutandone così l’idoneità e l’adeguatezza.

Tuttavia, le informazioni ottenibili dal sistema di gestione aziendale non sono sufficienti per valutare tutti questi indicatori di base, tanto meno i singoli obiettivi di qualità dell’organizzazione di appartenenza. Per un’analisi più approfondita della qualità di un’istituzione IFP è necessario utilizzare ulteriori metodi.