Il Capitolo 1 offre un’idea preliminare del ciclo PDCA. Questo capitolo fornisce istruzioni graduali su come applicare il ciclo di qualità alla propria organizzazione: come programmare le attività, monitorare le azioni e valutare i risultati. Inoltre, illustra come analizzare vari fattori che influenzano la qualità a livello di IFP e come organizzare i cambiamenti volti al miglioramento. |
Questo progetto è stato finanziato con il sostegno della Commissione europea. Questa pubblicazione [comunicazione] riflette il punto di vista solo dell'autore, e la Commissione non può essere ritenuta responsabile per qualsiasi uso che possa essere fatto delle informazioni in essa contenute.
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mariarizza
Lun, 09/04/2017 - 01:01
Collegamento permanente
Per programmare le attività
Per programmare le attività bisogna aver definito in modo chiaro gli obiettivi generali e specifici secondo i bisogni reali, Quindi occorre un'analisi dei bisogni , o megio di ciò che si vuole migliorare. Successivamente è importante l'implementazione, ossia definire descrittori e le ttività che si vogliono attuare per il conseguimento di tali obiettivi, E' Altresì importante descrivere i processi , raccogliere dati relativi agli obiettivi prefissati monitorando il feed back di docenti, staff,studenti e stakeholders esterni alla scuola ( Auto-valutazione). La fase successiva riguarda l'analisi dei dati raccolti; questo proposito si possono utilizzare diversi strumenti come il diagramma Swot, o Pareto Fishbone etc.., o crearne anche altri che possono meglio schematizzare in modo chiaro e ben visibile i risutati dell'analisi. Infine, si passa alla fase in cui individuati le criticità si decide cosa cambiare per migliorare l'istituzione .
Certo per fare tutto ciò occorrono volontà e capacità organizzative. Le nostre istituzioni purtroppo sono "ingessate" dalla pseudo legge dell'autonomia,a
lmeno dalle nostre parti ci si imbatte in tanti ostacoli : quale sindacati troppo impegnati a "proteggere i docenti" : niente orario flessibile , non si possono utilizzare i docenti secondo le necessità didattiche, strutture scolastiche carenti, risorse finanziarie ridotte all'osso, etc...
mariarizza
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Per programmare le attività
Per programmare le attività bisogna aver definito in modo chiaro gli obiettivi generali e specifici secondo i bisogni reali, Quindi occorre un'analisi dei bisogni , o megio di ciò che si vuole migliorare. Successivamente è importante l'implementazione, ossia definire descrittori e le ttività che si vogliono attuare per il conseguimento di tali obiettivi, E' Altresì importante descrivere i processi , raccogliere dati relativi agli obiettivi prefissati monitorando il feed back di docenti, staff,studenti e stakeholders esterni alla scuola ( Auto-valutazione). La fase successiva riguarda l'analisi dei dati raccolti; questo proposito si possono utilizzare diversi strumenti come il diagramma Swot, o Pareto Fishbone etc.., o crearne anche altri che possono meglio schematizzare in modo chiaro e ben visibile i risutati dell'analisi. Infine, si passa alla fase in cui individuati le criticità si decide cosa cambiare per migliorare l'istituzione .
Certo per fare tutto ciò occorrono volontà e capacità organizzative. Le nostre istituzioni purtroppo sono "ingessate" dalla pseudo legge dell'autonomia,a
lmeno dalle nostre parti ci si imbatte in tanti ostacoli : quale sindacati troppo impegnati a "proteggere i docenti" : niente orario flessibile , non si possono utilizzare i docenti secondo le necessità didattiche, strutture scolastiche carenti, risorse finanziarie ridotte all'osso, etc...
mariarizza
Lun, 09/04/2017 - 01:01
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supportare la gestione e la cultura della qualità
Per programmare le attività bisogna aver definito in modo chiaro gli obiettivi generali e specifici secondo i bisogni reali, Quindi occorre un'analisi dei bisogni , o megio di ciò che si vuole migliorare. Successivamente è importante l'implementazione, ossia definire descrittori e le ttività che si vogliono attuare per il conseguimento di tali obiettivi, E' Altresì importante descrivere i processi , raccogliere dati relativi agli obiettivi prefissati monitorando il feed back di docenti, staff,studenti e stakeholders esterni alla scuola ( Auto-valutazione). La fase successiva riguarda l'analisi dei dati raccolti; questo proposito si possono utilizzare diversi strumenti come il diagramma Swot, o Pareto Fishbone etc.., o crearne anche altri che possono meglio schematizzare in modo chiaro e ben visibile i risutati dell'analisi. Infine, si passa alla fase in cui individuati le criticità si decide cosa cambiare per migliorare l'istituzione .
Certo per fare tutto ciò occorrono volontà e capacità organizzative. Le nostre istituzioni purtroppo sono "ingessate" dalla pseudo legge dell'autonomia,a
lmeno dalle nostre parti ci si imbatte in tanti ostacoli : quale sindacati troppo impegnati a "proteggere i docenti" : niente orario flessibile , non si possono utilizzare i docenti secondo le necessità didattiche, strutture scolastiche carenti, risorse finanziarie ridotte all'osso, etc...
mariarizza
Lun, 09/04/2017 - 01:01
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supportare la gestione e la cultura della qualità
Per programmare le attività bisogna aver definito in modo chiaro gli obiettivi generali e specifici secondo i bisogni reali, Quindi occorre un'analisi dei bisogni , o megio di ciò che si vuole migliorare. Successivamente è importante l'implementazione, ossia definire descrittori e le ttività che si vogliono attuare per il conseguimento di tali obiettivi, E' Altresì importante descrivere i processi , raccogliere dati relativi agli obiettivi prefissati monitorando il feed back di docenti, staff,studenti e stakeholders esterni alla scuola ( Auto-valutazione). La fase successiva riguarda l'analisi dei dati raccolti; questo proposito si possono utilizzare diversi strumenti come il diagramma Swot, o Pareto Fishbone etc.., o crearne anche altri che possono meglio schematizzare in modo chiaro e ben visibile i risutati dell'analisi. Infine, si passa alla fase in cui individuati le criticità si decide cosa cambiare per migliorare l'istituzione .
Certo per fare tutto ciò occorrono volontà e capacità organizzative. Le nostre istituzioni purtroppo sono "ingessate" dalla pseudo legge dell'autonomia,a
lmeno dalle nostre parti ci si imbatte in tanti ostacoli : quale sindacati troppo impegnati a "proteggere i docenti" : niente orario flessibile , non si possono utilizzare i docenti secondo le necessità didattiche, strutture scolastiche carenti, risorse finanziarie ridotte all'osso, etc...